«Ti amo, ti penso, ti adoro, sono tutta tua, KISS»

Abbiamo parlato di pale d’altare, di date di morte, di mete di villeggiatura, ora finalmente arriviamo a temi piccanti, a qualche gossip fin de siecle. D’altronde siamo a marzo, la primavera è vicina ed è giusto a volte stare più leggeri (ma sempre e comunque con fonti documentarie!).

Il taccuino del 1907 tesse la trama dell’innamoramento di Fabio Fabbi con una donna misteriosa di origini inglesi. La moglie? Un’amante? Noi lo sappiamo, ma abbiamo deciso di tacere questa informazione per comunicarvela tra un po’. Intanto raccontiamo le premesse della storia e, naturalmente, qualche gossip…

E’ giovedì 28 febbraio e Fabbi si dirige a Romola (Val di Pesa), fuori Porta Romana, con una «diligenza» e si appunta «scrivere lunedì a signora G. in inglese».

Parte alle 7 da Firenze, arrivando a Romola da una misteriosa donna «M.G.» con cui fa colazione e visita Villa Bombicci e il Galluzzo. Romanticamente abbozza qualche paesaggio e torna alle 17.40 in studio a Firenze.

La giornata sarà stata piacevole? Nessuna informazione a riguardo, tutto tace.

E poi nuovamente si rivedono, il 1 marzo 1907, questa volta è lei a raggiungerlo a Firenze. Ci immaginiamo Fabbi che la accoglie in stazione «arrivata» e poi romanticamente raggiungono «Piazzale Michelangelo, colazione alla Trattoria Ricorboli. Studio». Lui la fotografa davanti al suo studio, con dietro l’Arno. Ma poi nuovamente tutto tace.

Infine il 5 marzo «Arrivata. 9 e mezza studio. Ore 11 colazione trattoria a Ricorboli. Studio». Una fotografia di quel giorno ritrae la donna nello studio dell’artista e sullo sfondo compaiono numerose opere di Fabbi, sul cavalletto le sue Danzatrici arabe creano l’atmosfera e alle pareti notiamo tante opere a noi note, la Madonna della spiga, il Ritratto di santone. Ormai tutto ci è familiare, siamo lì con loro, dopo più di un secolo.

Lui la fotografa, la desidera. Lei ricambierà? Fabbi non appunta niente sul suo taccuino. Sembra rimanere un mistero.

Scorriamo le pagine, bianche.

Infine nelle nostre mani arriva una cartolina, sempre del marzo 1907: «Al signor Cav. Uff. Prof. Fabio Fabbi. Lungarno Serristori 9». La cartolina riporta la foto di Romola e in basso «Good bye» a inchiostro.

Nel retro, sotto al francobollo, una scritta:

«Addio mio Fabio. Ho ricevuto la tua cara lettera. Grazie. Ti amo. Ti penso. Ti adoro. Sono tutta tua. KISS».

[Lettura: 2 minuti]

dott.ssa Francesca Sinigaglia

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